Trasmissione Radio        Padre  Candido    Trasmissione Radio        Padre  Candido
Il  Prof.  Alberto Castaldini della Facoltà di Teologia Greco-Cattolica dell'Università di Cluj (Romania ), lunedi'  12  Aprile 2021 attraverso Radio Maria Romania, proporrà alcune riflessioni sul Mistero della Vergine Maria nella Passione di Gesù,tratte dagli scritti del Servo di Dio Padre Candido Amantini del quale è in corso la causa di Beatificazione e Canonizzazione.

Prof. dr. Alberto Castaldini, Facoltà di Teologia Greco-Cattolica dell’Università di Cluj (RO)

Il mistero di Maria nella Passione di Gesù

Cari ascoltatori, sia lodato Gesù Cristo!
  Questa mattina vi propongo alcune riflessioni sulla Beata Vergine Maria descritta nel mistero della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Ci aiuteranno gli scritti di P. Candido Amantini, religioso passionista, teologo, biblista ed esorcista della Diocesi di Roma per trent’anni.
Anzitutto alcune notizie su Padre Candido. Egli nacque nel gennaio 1914 nei pressi di Grosseto, in Toscana, nell’Italia centrale, terra di grandi santi, come san Bernardino e santa Caterina da Siena.
  A 12 anni entrò in seminario. Dopo i voti perpetui nella Congrezione della Passione di Gesù Cristo fondata trecento anni fa da San Paolo della Croce, il giovane Candido si trasferì a Roma presso il Santuario Pontificio della Scala Santa, che sarebbe diventata molti anni dopo la sua casa definitiva. Il nome di Scala Santa deriva dalla scala di 28 gradini che i fedeli salgono in ginocchio pregando e venerando la Passione di Gesù. Secondo un’antica tradizione è la stessa scala del palazzo di Pilato a Gerusalemme che Gesù salì il giorno della sua condanna, trasportata da Gerusalemme a Roma da santa Elena, madre dell’imperatore Costantino. Il 13 marzo 1937 Padre Candido fu ordinato prete. Studiò al Pontificio Istituto Biblico e diventò professore di Sacra Scrittura. Dopo la Seconda guerra mondiale tornò a Roma, e fu per quindici anni professore nel convento dei Santi Giovanni e Paolo. Successivamente, dall’inizio degli anni Sessanta, per oltre trent’anni, Padre Candido è stato esorcista della diocesi del Papa presso la Scala Santa. A lui si rivolgevano moltissime persone sofferenti e grande era la sua capacità di capire se erano realmente vittime dell’azione straordinaria del diavolo o erano colpite da patologie. Il suo ministero di esorcista lo svolgeva con umiltà, con amore e con quella fermezza data dalla fede in Cristo Salvatore. Queste capacità gli venivano dalla grande spiritualità e dalla preghiera incessante. Anche nel cuore della notte egli si alzava per l’adorazione eucaristica. La recita quotidiana del Rosario era per lui fondamentale, perché il Rosario è una corazza contro gli assalti del diavolo. Grande era il suo amore per Maria Santissima, alla quale dedicò il suo libro: “Il Mistero di Maria”. Padre Candido morì nella sua camera alla Scala Santail 22 settembre 1992, festa di san Candido martire. È in corso il processo per la sua beatificazione.
Padre Candido nel suo libro ha sottolineato l’importanza della partecipazione di Maria alla Passione di Gesù. La sua presenza sul Calvario, in quelle ore di terribile sofferenza, è stata una sicura disposizione divina. In quel giorno in cui si realizza la Redenzione, si completava infatti anche il mistero della sua divina maternità. Nessuno lo poteva capire; forse l’evangelista Giovanni comprese in minima parte. Maria, ai piedi della Croce, era sola con Gesù. Maria era sola perché lei sola poteva capire la ragione di quanto stava accadendo. Tutta la sua vita, tutta la vita del suo Figlio in quelle ore stavano definendo il progetto di Dio Padre. Maria ricordò sul Calvario la profezia di Simeone e mentre il suo cuore soffriva, ricordava con una gioia dolorosa anche i momenti felici dell’infanzia di Gesù. In quell’ora tragica si completava la missione di Gesù e, nello stesso tempo, la missione di Maria. L’immolazione di Gesù come vittima rappresentava lo scopo della sua stessa nascita, lo scopo del mistero dell’Incarnazione nel suo grembo purissimo. Quando Gesù prima di morire gridò “tutto è compiuto”, quel grido si fissò nel cuore di Maria e divenne il suo stesso grido. Maria era legata a suo Figlio dal suo sangue, quello stesso sangue che Gesù versava dalla Croce per i peccati degli uomini. Il cuore di Gesù e il cuore di Maria stavano soffrendo nello stesso modo, e il sangue sparso era il medesimo sangue salvifico.
Padre Candido scrive che forse Maria, come madre, dal punto di vista umano, sul piano interiore, abbia sofferto ancora più di Gesù. Ma quella sofferenza aveva una funzione: la salvezza dell’umanità. Maria lo sapeva e doveva obbedire anche di fronte al dolore, così come aveva obbedito il giorno dell’Annunciazione. “Eccomi”, ha ripetuto. Come aveva detto Abramo. Gesù obbedisce al Padre e accetta la sua agonia. Maria dimostra la stessa obbedienza: offre il suo unico figlio per la salvezza del mondo e accetta il martirio del cuore. Padre Candido definisce Maria, la martire del cuore. Il suo cuore è trafitto. Ha sanguinato in un mare sconfinato di dolore. Gesù offre il suo martirio ma offre anche il martirio di Maria, come una cosa sola: madre e figlio mai come nel Venerdì Santo furono uniti sul Golgota.
Dunque, conclude Padre Candido, non possiamo separare le sofferenze del figlio da quella della madre, anche nella prospettiva della Redenzione e di quella missione di salvezza di cui è portatrice la Chiesa, figlia di Maria e come lei martire nella storia.

Vi ringrazio per l’ascolto.



   Home