Fra' Lorenzo Pinna               
con il Crocifisso di Padre Candido 
I ricordi di Frà Lorenzo Pinna da Cagliari

Frà Lorenzo Pinna, morto santamente, il 16 dicembre 2016,  alla veneranda età di 97 anni, è stato un lucido testimone della fama di santità del Servo di Dio Padre Candido :

   Ricordo di una signora, che andai a trovare personalmente, di cui però non ricordo il nome, che non era sposata, era malata, indigente e viveva sola in n appartamento.
    Mi disse che quell'appartamento in cui viveva era stato un dono di Padre Candido, il quale, ad un suo penitente desideroso di compiere un'opera buona raccomandò di concedere, a titolo gratuito, l'immobile alla signora sola che era in uno stato di urgente bisogno, assicurandosi che fosse redatto un documento legale con il quale si garantiva la permanenza della signora anche in caso di decesso del proprietario, per evitare qualunque rivendicazione degli eredi.
La signora rimase così in quell'appartamento fino alla sua morte.
   Ricordo che Padre Candido ne aveva una particolare predilezione, le portava spesso la Comunione, la chiamava  di frequente al telefono.
   Questo era infatti, uno dei tratti salienti del comportamento di Padre Candido: verso gli ammalati aveva una cura e un'attenzione del tutto particolari, prestava loro ogni premura ed aveva sentimenti di forte riconoscenza e gratitudine nei confronti di coloro i quali assistevano i malati che lui seguiva e spesso li contattava ringraziandoli ed incoraggiandoli.  Era davvero un'anima molto delicata e molto sensibile. Posso dire che questo era un tratto caratteristico di Padre Candido;  dava molta importanza alla carità verso i poveri, i malati ed i bisognosi in  generale.
Diceva: "Qui sta la santità, più che nelle penitenze e nelle lunghe preghiere"
Padre Candido si esprimeva con molto sentimento, aveva una grande cultura teologica, la sua era una figura ieratica, fuori dal comune
  Come Padre e Guida Spirituale era un uomo ben formato,  sapeva ben guidare le anime e quando doveva dire qualcosa che non andava bene lo faceva con chiarezza, ma sempre con delicatezza e massimo rispetto per la persona.
   Io sono sempre stato convinto della sua santità e che alla sua morte sarebbe stata introdotta la causa di Beatificazione, cosa poi avvenuta.
   Dopo la sua morte andai a vedere dove era sepolto ed in quel cimitero, al Verano, incontrai un fratello laico della Provincia Romana che mi raccontò di aver trascorso un periodo difficilissimo della sua vita, con insostenibili tribolazioni interiori, così, avendo sentito parlare di Padre Candido, si era recato presso la sua tomba per invocarne l'aiuto e riacquistare la serenità, ottenendo subito la cessazione di quello stato di tormento interiore.
   Sento Padre Candido vicino a me; conservo gelosamente una sua foto e  con le  persone disturbate, Lo  invoco sempre, insieme ai Santi del nostro Ordine, perché interceda presso il Signore affinchè siano liberate.

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